tradimenti
Anna
di intriganteMarcy
17.09.2018 |
2.798 |
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"Dopo qualche minuto portai anche io la mia mano sotto il tavolo e l’appoggiai sulla sua coscia e accarezzandola mi avvicinavo sempre di più alla sua fica, ..."
Ciao a tutti mi chiamo Marcy e abito nelle Marche, quella che vi stò per raccontare è una confessione di un fatto accadutoanni fà nei giorni di Natale.
Durante il Natale la mia famiglia ed io fummo invitati a pranzo della signora Anna.
Anna è un’amica di mia madre ,ha 50 anni, sposata e con un figlia. E’ alta 1 metro e 65 centimetri, mora, i capelli non sono molto lunghi, occhi verdi, ma soprattutto una terza di seno e un fisico che non’ostante l’età è ancora magnifico.
Ho sempre desiderato di averla sin da ragazzo, quando la vedevo era sempre vestita con delle gonne e pantaloni molto attillati, io guardavo con molta attenzione quel fisico mozzafiato, a volte capitava che mi sdraiavo sul divano mentre lei era ancora seduta sulla sedia e quando lei accavallava le gambe io riuscivo per intravedere il suo perizoma e alcune volte anche la sua fica quando non indossava la biancheria.
Arrivammo a casa sua e dopo qualche minuto ci sedemmo a tavola; lei si sedette accanto a me aveva indosso una gonna molto corta, calze bianche, un maglietta molto scollata che faceva intravedere il suo splendido seno e il reggiseno di pizzo anch’ esso bianco.
Io ad osservare quel vestiario mi eccitai immediatamente e il mio cazzo si indurì immediatamente, lei se ne deve essere accorta perché mi accorsi che abbassò lo sguardo e rimase per qualche istante in fissa per poi rialzare lo sguardo ed incominciare a mangiare.
Passarono solo pochi minuti ed io mi ero rilassato, quando la signora Anna si avvicinò con la sua bocca al mio orecchio ed a bassa voce per non farsi sentire mi disse:
Era ora che ti rilassassi, ho visto che eri un po’ eccitato
Poi si scostò. Io non sapevo che dire e fare, ero imbarazzatissimo, ripresi a mangiare ma ero nervosissimo.
Anna si alzò e andò verso la cucina per prendere altra roba da mangiare, io non ci feci molto caso, ma poco dopo mi arrivò un sms sul cellulare, era lei < Marcy, quello che ho visto mi ha un po’ eccitata e non so che fare per calmarmi, risp.>
Io risposi immediatamente < non sò Anna non possiamo fare niente perchè c’è troppa gente in casa compresi i miei, tua figlia e soprattutto tuo marito>
Non ricevetti più nulla tanto che lei tornò in sala da pranzo e dopo aver distribuito da mangiare si risedette accanto a me.
Mentre mangiavamo Anna portò la sua mano sotto il tavolo e me l’appoggiò sulla patta dei pantaloni iniziando a massaggiare delicatamente il mio cazzo. Ero eccitantissimo quel movimento ma dovevo stare tranquillo per far sì che nessuno si accorgesse di quello che stava accadendo.
Dopo qualche minuto portai anche io la mia mano sotto il tavolo e l’appoggiai sulla sua coscia e accarezzandola mi avvicinavo sempre di più alla sua fica, arrivai e dal tatto mi accorsi che le calze erano delle autoreggenti quindi scostai delicatamente il perizoma e con un dito gli penetrai la fica, chiuse le gambe come per bloccare il mio movimento, ma dopo qualche secondo le riaprì immediatamente lasciandomi libero di sditalinarla ed in quel preciso istante squillò il telefono, smettemmo immediatamente e lei si alzò per andare a rispondere.
Dopo poco mi arrivò un altro sms era ancora lei < ho trovato come possiamo fare, al telefono era una mia amica che mi ha detto che verrà a farmi gli auguri, posso inventarmi che devo per forza andare a prendergli un regalo cosa che invece ho già fatto, poi ti chiederò se puoi accompagnarmi e andiamo a casa tua, ci stai?>, io ovvio che ero d’accordo e gli risposi subito < certo, ottima idea >:
Scusate al telefono era una mia amica, io mi assento per un po’ perché viene a trovarmi e io non gli ho fatto nessun regalo e vado a cercare un posto aperto per fargli un pensierino, Alfonso (cosi si chiama il marito) tu rimani qui pure magari mi faccio accompagnare da Marcy, ti va bene? E a te Marcy, ti va di accompagnarmi?
Si va bene rispose il marito , e risposi anche io di sì.
D’accordo allora vado e infilarmi il giubbotto e andiamo Marcy.
Mi alzai e mi infilai il giubbotto pure io. Dopo qualche istante arrivò anche lei:
Pronta possiamo andare.
Salutammo tutti e ci recammo alla mia macchina, appena giunti li Anna mi saltò addosso e mi baciò in bocca, le nostre lingue si muovevano sinuose, poi si staccò: finalmente Marcy, la visione del tuo cazzo mi ha fatto venire una voglia che non ti immagini neanche, dai facciamo presto che non resisto più.
Accesi la macchina e ci avviammo. Da casa di Anna a casa mia c’erano circa 10 minuti di strada.
Ma dopo un paio di minuti Anna mi slacciò i pantaloni si piegò con la bocca verso di me e iniziò a baciarlo, dapprima solo con le labbra poi anche con la lingua ma senza infilarlo in bocca, mi sembrava di stare in paradiso, poi se lo infilò interamente in bocca e incominciò il pompino che durò sino al parcheggio di casa mia.
Una volta lì si rialzò, io mi sistemai, scendemmo dalla macchina e salimmo in casa.
Chiusi la porta e andammo in camera mia.
Una volta lì la baciai in bocca, mentre continuavamo a baciarci lei con la mano mi riaprì i pantaloni prese in mano il mio cazzo e iniziò a segarmi, era stupendo, anche io misi una mano sotto la sua gonna e presi a sditalinarla.
Smisi di baciarla la feci sdraiare sul letto, mi inginocchiai davanti a lei gli tolsi le scarpe col tacco e iniziai col baciarle i piedi da sopra le calze, poi piano piano salii sino alle cosce, poi sempre piano arrivai alla sua fica e da sopra il perizoma presi a baciarla, dopo un paio di minuti glilo tolsi e incominciai a baciarle la fica e il clitoride, poi iniziai a leccarla prima piano poi sempre più velocemente e con più veemenza, lei iniziò a godere, ansimava e mi chiedeva di continuare.
Mentre continuavo a leccare infiali prima 1 poi 2 infine 3 dita nella sua fica, lei urlava dal piacere e con le mani mi prese la testa e la spingeva verso di lei:
Ahhhhhhhhhhhhhhhhhh Marcyyyyyyyyy continuaaaaaaaaaaa ti prego, siiiiiiiiiiiiiiiii cosiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.
Io continuai, poi però smisi, mi spogliai e la spogliai completamente lasciandole solo le autoreggenti, baciai e ciucciai per qualche istante le sue magnifiche tette per poi sdraiarmi sul letto, la presi e la feci mettere su di me con la figa sulla mia faccia e la sua bocca sul mio cazzo, io rincomincia a leccare e lei dopo aver ansimato qualche istante per farmi capire che le piaceva iniziò a succhiare il mio cazzo, mamma mia come godevo e staccandomi per qualche istante dalla sua figa che già colava umori, la pregavo di continuare:
Siiiiiiiiiiiii è stupendo continua sei proprio una brava succhiatrice.
Marcy chiamami troia, dimmi che sono la tua troia.
Si sei proprio una troia, si succhia il cazzo che sei la mia troia.
Dopo quelle parole lei prese a succhiarmi il cazzo ancora con più veemenza.
Poco dopo la presi e la feci mettere a pecorina sul letto, mi misi dietro di lei e con un colpo secco gli infilai il mio cazzo nella fica lei urlò di piacere, andavo talmente veloce e talmente forte che si sentivano i colpi:
O mio diooooooooooooooooooooo siiiiiiiiiiiiiiii Marcyyyyyyyyy continuaaaaaaaaaaaa.
Io continuavo. Poi mi sdraiai le si mise su di me con la mano prese il mio cazzo e se lo portò sotto la fica e se lo infilò dentro, prese a salire e scendere prima piano poi sempre più veloce, alternava il sali scendi con dei piccoli movimenti rotatori, poi ad un tratto smise si portò con la fica sulla mia faccia, si mise 2 dita in figa e dopo un piccolo masturbarsi mi inondò la faccia di umori:
Ti piace vero?
Siiiiiiiiiiiii e buonissima.
Poi si rimise sul mio cazzo e riprese a dimenarsi, io nel frattempo presi le sue tette in mano e le baciavo e le succhiavo:
Ti piace vero Marcy? Ti piacciono le tette dell’amica di tua madre vero?
Si un sacco.
Continuava a dimenarsi, mentre godevo le chiesi:
Anna lo hai mai preso nel culetto?
No caro.
Che ne diresti di fartelo sverginare da me.
No Marcy non mi va mi dispiace.
Gli disse che andava bene ma non era cosi, volevo assolutamente scopare quel magnifico e vergine culo, la feci alzare e rimettere a pecorina.
Una volta dietro di lei iniziai a leccargli la fica ma poi piano piano iniziai a infilargli un dito nel buchetto del culo:
No Marcy lì no ti prego?
Ma dai Anna è solo 1 dito al massimo 2.
Va bene ma nulla di più.
Continuavo a leccargli la fica ma pian piano le dita nel suo buchetto erano già diventate 3, stava godendo come una pazza sino a quando fù lei a chiedermi di metterglielo nel culo:
Marcy mamma mia come godo dai infilamelo nel culo voglio che solo tu me lo sfondi non lo darò mai a nessun altro.
Non me lo feci ripetere 2 volte appoggiai il mio cazzo al suo buco e piano piano per paura di fargli male glielo infiali dentro, presi a incularla prima lentamente poi sempre più velocemente:
Come è Anna?
Un po’ doloroso ma il dolore si stà trasformando in piacere, ti prego non fermarti, siiiiiiiiiiiiiiiii ahhhhhhhhhhhh.
Continuavo e lei continuava a godere ma stavo quasi per venire:
Anna stò per venire dove la vuoi?
Ti prego fammela bere tutta.
Detto fatto uscii dal suo culo mi alzai in piedi e la feci inginocchiare davanti a me, lei presi il cazzo in mano e dopo un paio di colpi le venni copiosamente in bocca, lei la bevve tutta poi non ancora sazia della mia sborra prese il cazzo in bocca e lo ripulì con la lingua da quella poca sborra rimasta.
Dopo esserci baciati ci rivestimmo perché era mai era quasi un’ora che eravamo usciti e dopo esserci ripromessi che l’avremmo rifatto andammo a casa sua.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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